La comunità e le popolazioni di frumento in evoluzione nei territori  di Monte Giberto e Ortezzano

CERERE PICENA

 

Siamo una piccola comunità di tre contadini della provincia marchigiana di Fermo:

-Anna Monaldi di Monte Giberto,

-Cristiano Tuzi di Ortezzano,

-Giuseppe Monaldi di Monte Giberto.

Abbiamo  scelto per la nostra piccola rete il nome di CERERE PICENA per identificare il legame del nostro lavoro al territorio in cui siamo nati e viviamo da sempre. Il Piceno è quella terra abitata dal popolo degli antichi Piceni che dal X al III secolo a.C. visse nel territorio compreso tra le odierne Marche e il nord dell' Abruzzo.

Nel solco della tradizione, recuperiamo una pratica di collaborazione tra contadini che dalle nostre parti si chiamava "rajutu" (aiutarsi tra vicini nei lavori in campagna).

Dal 2017 coltiviamo la popolazione evolutiva di grano tenero perché crediamo che con le popolazioni, che sono fatte di diverse centinaia di varietà, sia possibile riportare la biodiversità nei nostri territori, rispettare la terra che coltiviamo e contribuire a produrre cibo naturalmente sano.

Curiamo i nostri semi e facciamo crescere le nostre popolazioni di anno in anno per avere una semente adattata al nostro territorio seguendo le regole della Natura. Uno scopo, questo, perseguito per circa 9.000 anni da tutte le generazioni di contadini e proprio grazie a questo che è stato consegnato all’ umanità un ricchissimo patrimonio genetico. E’ un miglioramento genetico affidato alla natura ed ai contadini e non alle poche multinazionali che oggi hanno l’oligopolio dei semi.

Qualcuno potrebbe pensare che la scienza e la tecnologia, così come l’innovazione, vengano esclusi da questi discorsi. Non è così.

Ce lo spiega molto bene il prof. Salvatore Ceccarelli con la sua lunga ricerca in Siria ed in altri paesi del Medio Oriente dove, con la dott.ssa Stefania Grando, hanno condotto prima il miglioramento genetico partecipativo e poi il miglioramento genetico evolutivo nell’ ambito dei programmi dell'istituto internazionale ICARDA.

Grazie a loro sono arrivati in Italia pochi chili di questo prezioso materiale che una rete di contadini sempre più numerosa sta seminando, si sta scambiando e sta facendo evolvere nei propri campi.

E noi facciamo piacevolmente parte di questa rete.

 

Questo marchio è concesso in uso da Stefania Grando e Salvatore Ceccarelli. Le aziende che utilizzano questo marchio aderiscono ad un disciplinare che racchiude una serie di principi.

  • Semina di popolazione evolutiva di origine ICARDA.
  • Pratiche agricole rispettose della terra e del seme.
  • Libera circolazione del seme.
  • Impegno a praticare il miglioramento genetico evolutivo.